Negli ultimi anni la pubblicità online è diventata un elemento imprescindibile per il settore turistico. Ma il 2026 segnerà un vero punto di svolta: non vincerà chi “spende di più”, bensì chi saprà pianificare meglio, nel tempo, costruendo una presenza digitale costante, credibile e riconoscibile.
Nel turismo, e in particolare nell’ospitalità italiana, il marketing non è più solo promozione, ma relazione, fiducia e racconto continuo.
Dal last minute alla strategia continuativa
Fino a pochi anni fa molte strutture investivano in pubblicità solo in prossimità della stagione alta o quando il calendario era vuoto. Oggi questo approccio è sempre meno efficace.
Le previsioni per il 2026 indicano chiaramente che:
- le campagne a lungo termine ottengono risultati migliori in termini di visibilità e conversioni
- i brand turistici riconoscibili vengono scelti prima ancora di confrontare i prezzi
- la costanza premia più della spinta occasionale
Nel turismo moderno, chi comunica tutto l’anno viene percepito come più affidabile, organizzato e professionale.
Instagram protagonista del marketing turistico
Instagram continuerà a essere nel 2026 il canale centrale per la promozione turistica, soprattutto per strutture ricettive, agriturismi, hotel, B&B ed esperienze locali.
I motivi sono chiari:
- è il social più ispirazionale
- è il luogo dove nascono i desideri di viaggio
- trasforma le immagini in emozioni
- permette di intercettare il viaggiatore molto prima della prenotazione
Nel turismo, Instagram non è più solo visibilità, ma posizionamento. Una struttura che comunica bene su Instagram viene ricordata, seguita, cercata su Google e infine prenotata.
Contenuti, non solo pubblicità
Un altro trend forte per il 2026 riguarda il tipo di comunicazione. Le campagne pubblicitarie più efficaci non saranno quelle più aggressive, ma quelle capaci di integrarsi con contenuti di valore.
Funzionano sempre di più:
- storytelling autentico
- immagini reali e curate
- video brevi emozionali
- racconti del territorio e delle persone
L’utente non vuole sentirsi “bersaglio” di una pubblicità, ma parte di una storia. Nel turismo questo è ancora più vero.
Il ruolo delle campagne pubblicitarie a lungo termine
Le campagne digitali strutturate su più mesi consentono di:
- costruire fiducia nel tempo
- rafforzare il brand
- abbassare il costo medio di acquisizione
- aumentare il tasso di conversione
Nel 2026 il concetto di “esserci sempre” sarà più importante del “comparire forte una volta”. La continuità diventerà un vero vantaggio competitivo.
Google e Instagram: un ecosistema unico
Un aspetto chiave delle strategie future sarà l’integrazione tra social e motori di ricerca.
Instagram genera interesse, Google intercetta l’intenzione.
Chi vede un contenuto su Instagram:
- spesso cerca il nome della struttura su Google
- visita il sito web
- confronta recensioni e immagini
- prenota
Essere presenti e coerenti su entrambi i canali non è più un’opzione, ma una necessità.
Le previsioni per il 2026
Guardando ai trend attuali, il 2026 sarà caratterizzato da:
- maggiore investimento in advertising digitale turistico
- meno campagne spot, più piani annuali
- Instagram come principale fonte di ispirazione
- contenuti autentici al centro delle strategie
- brand turistici sempre più riconoscibili e meno improvvisati
Il turismo premierà chi saprà comunicare bene, con costanza e con una visione chiara.
Conclusione
La pubblicità online nel turismo non è più una spesa, ma un investimento strategico.
Il 2026 sarà l’anno in cui emergeranno le realtà che hanno scelto di costruire valore nel tempo, anziché rincorrere risultati immediati.
Instagram, affiancato da una solida presenza su Google, sarà il vero protagonista di questa evoluzione, trasformando la comunicazione digitale in uno strumento di crescita concreta e duratura.






